Origine taralli pugliesi
"Diverse sono le origini della parola "TARALLO"; alcuni pensano che derivi dal latino "TORRERE" (tostare), altri dicono che derivi dal greco "DARATOS"( un tipo di pane) o dall'italico "TAR" (avvolgere). Il tarallo in origine nasce come un prodotto consumato da contadini quando si spostavano per curare i loro raccolti ed erano lontani da casa per molti giorni. Durante il XVIII sec. i fornai usavano arrotolare e poi infornare i resti della pasta del pane: così si formavano degli anelli dorati, chiamati taralli. Iniziarono a diventare importanti quanto il pane, e la gente li accompagnava con il vino. Durante i secoli il TARALLINO pugliese venne elaborato con vino, olio d' oliva e farina di grano tenero, fino a diventare uno squisito aperitivo e uno snack sempre più richiesto anche dall'estero."
Ho voluto provare a farli in casa ed il risultato è stato soddisfacente!
Vediamo ora la ricetta originale che spiega passo passo come fare i taralli pugliesi
Vediamo ora la ricetta originale che spiega passo passo come fare i taralli pugliesi
Ricetta taralli pugliesi
500 g di farina
100 g di acqua
150 g di olio Dante
50 g di vino bianco
un pizzico di sale
1 pizzico di peperoncino
un pizzico di semi di finocchio
Attenzione: questi taralli al vino saranno talmente buoni che li vorrete rifare praticamente il giorno dopo!
Uniamo tutti gli ingredienti e lavoriamo l'impasto ottenuto. Il risultato deve essere liscio e compatto. Lasciamolo riposare per 30 minuti.
Mettiamo a bollire dell'acqua in una pentola, e tuffiamoci i taralli .
Appena vengono a galla mettiamoli ad asciugare su di una tovaglia pulita. Terminata questa operazione, passiamoli su una teglia coperta di carta forno e cuociamoli in forno caldo a 180° per circa 20 minuti.
Ho accompagnato questi taralli con un bicchiere di ottimo Pinot Rosè Brut di Francesco Quaquarini., un vino elegante, fresco e fruttato, leggermente acidulo e dal colore rosa . Servito a 10°, un connubio fantastico!
Ho accompagnato questi taralli con un bicchiere di ottimo Pinot Rosè Brut di Francesco Quaquarini., un vino elegante, fresco e fruttato, leggermente acidulo e dal colore rosa . Servito a 10°, un connubio fantastico!
Al palato questi taralli friabili pugliesi sono leggermente dolci.Il periodo giusto per creare queste bontà è proprio Pasqua, come vuole la tradizione originale.
Buon appetito!
dal film Vi presento Joe Black
che bravaaaaaa! io davanti ai taralli non mi so trattenere.. questi fatti a mano poi devono essere favolosi ^_^
RispondiEliminaSicuramente più genuini!
EliminaBuoni i taralli, e fatti in casa sono decisamente meglio di quelli che si comprano :)
RispondiEliminaBuona serata
Non finirai mai di stupirmi!!! Brava Annina
RispondiEliminabuonissimi i taralli... salvo la ricetta perchè voglio proprio trovarli! Ti seguo molto volentieri il tuo blog è molto interessante
RispondiEliminaPassa a trovarmi nei miei blog se ti va, sei sempre la benvenuta
Annalisa
♥ ♥ ♥ ♥ ♥
http://provarepercomprare.blogspot.it/
http://dolcicreazionidiannalisa.blogspot.it/
Ciao Annalisa, sono già una tua follower! Ti seguo volentieri.Grazie per essere passata da me.
EliminaQuanto mi piacciono!!!!
RispondiEliminache buoni...anch'io proverò a farli!
RispondiEliminaAdoro i tarallini!!
RispondiEliminaSono un pò laboriosi per via della sbollentatura ma sono ottimi da sgranocchiare!!
Bravissima Annamaria!!
Un mega abbraccio e buona serata
Carmen
Ti sono riusciti meravigliosamente, stuzzicano l'appetito.
RispondiEliminaMamma mia, col peperoncino devono essere squisiti!
RispondiEliminaBuonissimi, uno tira l'altro, e se poi li accompagniamo con un buon bicchiere di vino, sono una meraviglia! Un bacio!
RispondiEliminaStuzzicanti..uno tira l'altro e non smetti più!
RispondiEliminaE poi con quel buon vino...
EliminaBuoni .... Sei bravissima !
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